CANDIDO SOAP OPERA MUSICAL

Soap Opera Musical
libretto Aldo Nove e Andrea Liberovici
musica, video, regia Andrea Liberovici
direzione musicale Gloria Clemente

Dove: Teatro Duse, Genova (prima)
Prima: 18 maggio 2004
Durata: 2h con intervallo
Produzione: Teatro Stabile di Genova

CANDIDO: NOTE DI REGIA

Apologo, fiaba filosofica o racconto d’avventura, il Candido, pubblicato da Voltaire nel 1759, ha avuto nel corso dei secoli le più disparate interpretazioni, ma sempre tese a sottolineare la grande forza comunicativa della sua ironia e la costante attualità del suo assunto narrativo. Scacciato dal castello del suo benefattore per aver rubato un bacio alla di lui figlia Cunegonda, il giovane Candido impara a proprie spese la differenza tra la teoria e la vita, tra gli ottimistici insegnamenti del suo maestro, il filosofo leibniziano Pangloss, e la reale presenza del male in questo mondo.

CANDIDO
Soap Opera Musical
libretto Aldo Nove e Andrea Liberovici
musica, video, regia Andrea Liberovici
direzione musicale Gloria Clemente

personaggi e interpreti
Candido Ivan Castiglione
Cunegonda Caterina Guzzanti
Cacambo Fabrizio Matteini
La Vecchia Tea Sammarti
Pangloss (in video) Gianfranco Funari

pianoforte, fisarmonica e voce: Gloria Clemente
corno elettrico, chitarra elettrica, percussioni, voce: Pietro Sinigaglia
chitarra acustica, chitarra elettrica: Davide L’Abbate
basso elettrico, contrabbasso: Roberto Fatticcioni
batteria: Francesco Carpena

assistente alla regia Irene Novello
scene Paolo Giacchero
costumi Silvia Aymonino
luci Sandro Sussi
direzione Musicale Gloria Clemente
movimenti coreografici Francesca Camponero
foto di scena Paolo Porto
editing video E-Motion

Avventure su avventure, canzoni su canzoni, rime esilaranti: la faccenda si sviluppa sugli schemi di un’epica contemporanea, cioè di una soap. Aldo Nove è preciso in tre direzioni: nella critica del tempo in cui gli è toccato vivere; nel rimpianto sfacciato dell’infanzia, sua e del mondo; nel disegno di una genealogia, da Voltaire in poi, di scrittori smarriti nel tracciare il confine che separa, in ciascuno, l’ingenuità e la stupidità.
di FRANCO CORDELLI
da Il Corriere della Sera, 09.06.2004

Accuratamente rivoluzionario il testo si articola in due tempi: recitati e cantati da quattro attori e cinque musicisti presenti in scena nonchè da proiezioni recitate e cantate tra le quali troneggia un ineffabile Gianfranco Funari che appare solo in immagine televisiva e presentare la cultura contemporanea: l’immagine esenplare per un giovane che voglia raggiungere il mondo migliore che c’è oggi a disposizione. Uso sapiente del mezzo musicale, testo spericolato e affascinante, acrobazie canore, tutti circondati dalle proiezioni e dai fantastici effettivi di luce concepiti da Sandro Sussi.
di ALVISE SAPORI
da La Repubblica, 07.06.2004

L’operazione è divertente. Ricca di sperimentazioni linguistiche e di tentativi drammaturgici. Intanto con la dizione “soap opera” Liberovici e Noce hanno inteso indicare la quantità di diversi segmenti narrativi che vi confluiscono come in un contenitore. Poi, musical. E qui si è inteso rifarsi tanto alla tradizione statunitense del sentimento cantato quanto alla tradizione mitteleuropea delle “song” che induce a riflettere. Il quartetto degli interpreti è straordinario.
di MAURO MANCIOTTI
da La Repubblica, 20.05.2004

Il nostro Candido – spiega il regista – utilizza una scrittura in rima che va a sfociare direttamente nella musica, ponte tra i due linguaggi. Credo che da questo gioco di riflessi – il freddo e ironico “illuminismo” nel caldo della scena e il divampare delle passioni nel “freddo” dello schermo – venga fuori un ritratto molto verosimile del nostro vivere presente.
da La Repubblica, 20.11.2004

Colpi di genio e lampi di trash. Se ogni epoca ha la favola filosofica che si merita, questo ribaldo “Soap Musical” di Liberovici e Noce calza sul nostro presente così come l’ironia di Voltaire rappresentava la cattiva coscienza dell’Illuminismo. In un gioco che mette a confronto personaggi in carne e sangue con creature virtuali ed effetti speciali, lo sconfinamento è involucro estetico che diventa sostanza e filo conduttore. Ivan Castiglione regala a Candido le note di una disarmante innocenza a tutto tondo. Fabrizio Matteini, Cacambo, si conferma uno degli elementi di punta tra le nuove leve dello Stabile. Caterina Guzzanti mette tutta la sua esperienza comica a frutto del suo battesimo teatrale, e non stona mai.
di SILVANA ZANOVELLO
da Il Secolo XIX, 20.05.2004