Venice Water Postcards

per quartetto d’archi ed elettroacustica
musica ed elettronica
di Andrea Liberovici

con
Quartetto Prometeo

Dove: Heidelberg Fruhling Festival
Durata: 24 minuti
Quando: 23 Aprile 2022 (prima)

L’ispirazione di questo lavoro è nato durante una conversazione con l’architetto Renzo Piano per Rai 3.

R.P.“(…) il suono nelle calli di notte è un suono che solo a Venezia succede…, in fondo dovrebbe succedere anche a Genova perché ci sono i vicoli ma invece no“.

A. L.: “Ora dico un eresia: non può esser che accada perché Venezia è costruita su pali di legno?“

R.P.: “no, no non è un’eresia… è il principio della cassa armonica…“.
Immaginare Venezia come uno strumento musicale è il filo rosso che lega questo lavoro.

per quartetto d’archi ed elettroacustica
musica ed elettronica
di Andrea Liberovici

con
Quartetto Prometeo
Giulio Rovighi, primo violino
Aldo Campagnari, secondo violino
Danusha Waskiewicz, viola
Francesco Dillon, cello

(…) Le ultime due prime mondiali per quartetto d’archi hanno dimostrato che anche la musica sperimentale trova un pubblico riconoscente a Heidelberg. Ci sono ancora compositori come il francese Loïc Guénin (nato nel 1976) e l’italiano Andrea Liberovici (nato nel 1962) che affrontano il genere con fantasia e arguzia e lo abbelliscono teatralmente. (…) Liberovici manda il Quartetto Prometeo in escursione subacquea. La sua opera “Venice: Water Postcards” con i suoi testi per quartetto d’archi e quattro altoparlanti eseguiti dalla violista Danusha Waskiewicz utilizza i contenuti multimediali per tracciare il suono di Venezia prima e durante il lockdown del Covid. Mentre le otto cartoline acustiche catturano ancora flussi urlanti di turisti, frammenti di conversazioni, musica, annunci, campane della nave e il disperato richiamo di un padre alla figlia Sofia, la seconda parte diventa gradualmente deserta.
CARTOLINE ACUSTICHE DELL’ACQUA DI VENEZIA Di Lotte Thaler

Per la parte finale Liberovici ha utilizzato un microfono per pescare nelle acque di Venezia i suoni, suoni illeggibili che si potrebbe immaginare che vengano da un’arpa, ma in realtà catturano i suoni della collisione delle navi. La violista canta un lamento sospinto dal vento e saluta la laguna deserta con qualche pizzicato sparso. La cartolina “Call to Sofia” è stata ripetuta in un bis. Quando mai succede nella musica contemporanea?
Frankfurter Allgemeine, 27/04/2022