Andrea Liberovici (1962), figlio di Sergio (1930-1991, compositore) e di Margot Galante Garrone, (1941-2017, cantante e fondatrice del “Gran Teatrino La Fede delle Femmine”) cresce a Venezia con la madre e con il musicologo Giovanni Morelli (1942-2011). Fin da giovanissimo inizia a studiare composizione, violino e viola nei conservatori di Venezia e Torino, e canto con Cathy Berberian. Contemporaneamente agli studi, quando aveva 14 e 16 anni, alla fine degli anni ‘70, ha composto e realizzato due dischi (‘77 e ’79) che hanno avuto un buon successo. L’esperienza nello showbiz è stata fondamentale per capire rapidamente cosa non voleva: “chiudermi nella gabbia di un genere musicale a coltivare la mia vanità. Anche perché volendo non saprei quale gabbia scegliere.”
A 20 anni, abbandonato quel mondo, ha continuato a studiare composizione ma questa volta con una modalità del tutto particolare: attraverso il teatro: “Il teatro è l’unica disciplina artistica che per esistere ha bisogno di guardare negli occhi almeno un’altra persona. L’approccio teatrale è un’ottima medicina per un compositore. Ti obbliga ad alzare lo sguardo dal tuo ombelico e a chiarirti cosa vuoi dire e a chi… anche perché se non hai nulla da dire, ho idea che nessun genere ti proteggerà.“
Così nel 1996 grazie al cruciale e fortunato incontro con Edoardo Sanguineti, fonda insieme al poeta e drammaturgo il teatrodelsuono, che si applica alla sperimentazione di nuovi motivi delle relazioni musica – poesia – scena e tecnologie per l’elaborazione del suono e dell’immagine. Liberovici, per la sua peculiarità e ricerca, è stato più volte definito come “compositore transdisciplinare”, (essendo compositore, autore e regista delle sue opere) definizione sicuramente impegnativa ma che ben sintetizza il suo lavoro. “Immagino che la fisionomia del compositore del futuro, sempre di più, sarà quella del compositore audio-visivo esattamente in quest’ordine gerarchico: Prima la musica!“